Quando si verifica un errore medico, le conseguenze possono essere devastanti per il paziente e la sua famiglia. Il risarcimento per malasanità è un processo complesso che mira a fornire un certo grado di sollievo finanziario alle vittime. Le tabelle di risarcimento sono uno strumento chiave in questo processo, ma come vengono utilizzate per calcolare l’ammontare del risarcimento?

Il Ruolo delle Tabelle di Risarcimento

Le tabelle di risarcimento per errore medico sono utilizzate per stabilire un importo equo e oggettivo da corrispondere alle vittime. Queste tabelle sono divise in due categorie principali: lesioni micropermanenti (da 1 a 9 punti di invalidità) e lesioni macropermanenti (da 10 a 100 punti di invalidità). La Legge Gelli Bianco n.24 del 2017 stabilisce che il risarcimento danni da malasanità deve essere calcolato attraverso l’utilizzo di queste tabelle.

Calcolo del Risarcimento

Il calcolo del risarcimento si basa su diversi fattori, tra cui l’invalidità psicofisica (danno biologico), la sofferenza interiore soggettiva (danno morale), e la compromissione delle attività realizzatrici della persona (danno esistenziale). Per esempio, per il danno biologico temporaneo, il risarcimento per errore medico è pari a 39,37 euro per ogni giorno di inabilità assoluta.

Il cambiamento delle tabelle di Milano

Le tabelle del Tribunale di Milano, aggiornate nel 2021, seguono il criterio degli indici ISTAT e hanno rivalutato dell’1,38% gli importi delle tabelle del 2018. Questo aggiornamento assicura che i valori di risarcimento siano in linea con l’attuale potere d’acquisto e le condizioni economiche.

Esempi Pratici

Per capire come funzionano le tabelle facciamo alcuni esempi.
Immaginiamo il caso di Anna, che ha subito un errore durante un intervento chirurgico, risultando in un’invalidità permanente del 30%. Secondo le tabelle, l’importo del risarcimento sarà calcolato tenendo conto della sua età e del grado di invalidità. Se Anna ha 35 anni, il risarcimento sarà significativamente diverso rispetto a quello di una persona di 70 anni con lo stesso grado di invalidità.

Oppure prendiamo il caso di Luca, un uomo di 40 anni che ha subito un errore medico durante un’operazione al ginocchio. A seguito dell’errore, Luca ha un’invalidità permanente valutata al 20%. Secondo le tabelle di risarcimento, ogni punto percentuale di invalidità corrisponde a una certa cifra. Per esempio, se un punto di invalidità è valutato 1.000 euro, per un’invalidità del 20%, Luca avrebbe diritto a un risarcimento di 20.000 euro.

Tuttavia, il calcolo del risarcimento può variare in base a diversi fattori. Ad esempio, per il danno biologico temporaneo, il risarcimento per errore medico è pari a 39,37 euro per ogni giorno di inabilità assoluta. In caso di inabilità temporanea inferiore al 100%, il calcolo del risarcimento avviene in misura corrispondente alla percentuale di invalidità riconosciuta per ogni giorno. Per inabilità temporanea in caso di inabilità permanente da 10 a 100 punti, il risarcimento è di 98 euro al giorno, che possono aumentare anche fino a 147 euro.


Questi esempi mostrano come le tabelle di risarcimento siano utilizzate per fornire una stima del risarcimento dovuto. È importante notare che questi calcoli sono indicativi e che il risarcimento effettivo può variare a seconda delle circostanze specifiche del caso e della valutazione legale. Per una consulenza personalizzata e dettagliata, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista specializzato in malasanità.

Conclusioni
Le tabelle di risarcimento sono essenziali per garantire che le vittime di errore medico ricevano un risarcimento adeguato. Tuttavia, è importante ricordare che ogni caso è unico e richiede un’attenta valutazione legale. Per situazioni specifiche, è sempre consigliabile consultare un professionista specializzato.